giovedì 25 gennaio 2007

Lettera al Professore

25 gennaio 2007


Mio Caro Professore,
ora so che devo fare... la sua visita mi è chiara adesso...
ma non so se voglio... sono stanca degli adii, per quanta poesia mi possa inventare o imparare mi portano la tristezza.
Ho imparato benissimo a farlo, so come reagire e questo l'ho ben dimostrato...
ma adesso proprio non mi va.
Ora ho chiarissimo il problema da sbrigare, infatti fuori preparo la strada per l' eventuale scelta, ma dentro lascia che prepari le difese per non essere debole da cercarmi amicizie come la Signora... mi è successo qualche mese fa....
perderei ancora e non posso permettermi una sconfitta...
e poi perché diavolo mi trovo a coprire due fronti?
quanti conflitti ho?...
"ho creato un Blog di conflitti...!"
Questo però me lo chiedo... il torto per tanta guerra, che cosa ho fatto?
"Mi scusi", ma a volte mi guardo e vedendomi in cattive acque do sfogo a lamenti senza senso...
Sono triste e so che sa benissimo il perché, ma non perdo la forza e so che vede anche questo, non perdo mai di vista Giove.
Perché è alla mia stella che voglio arrivare!
Mi dia il tempo e non la deluderò...
chiedo solo un po' di tempo...
Spero in una sua risposta.
La sua allieva

Emilia

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno!
E' fortunato il professore che ha un'allieva consapevole delle difficoltà che la attanagliano e dell'arduo compito per rimuoverle.
Le "scuse" non servono,lo sfogo è umano come umani sono i conflitti che siamo costretti ,volenti o nolenti, ad affrontare...
Ma credo che il Professore capisca e attenda con calma il momento giusto...

Uomo Distrutto ha detto...

Well I hope that I don't fall in love with you
'Cause falling in love just makes me blue,
Well the music plays and you display
your heart for me to see,
I had a beer and now I hear you
calling out for me
And I hope that I don't fall in love with you.

Well the room is crowded, people everywhere
And I wonder, should I offer you a chair?
Well if you sit down with this old clown,
take that frown and break it,
Before the evening's gone away,
I think that we could make it,
And I hope that I don't fall in love with you.

Well the night does funny things inside a man
These old tom-cat feelings you don't understand,
Well I turn around to look at you,
you light a cigarette,
I wish I had the guts to bum one,
but we've never met,
And I hope that I don't fall in love with you.

I can see that you are lonesome just like me,
and it being late, you'd like some some company,
Well I turn around to look at you,
and you look back at me,
The guy you're with has up and split,
the chair next to you's free,
And I hope that you don't fall in love with me.

Now it's closing time, the music's fading out
Last call for drinks, I'll have another stout.
Well I turn around to look at you,
you're nowhere to be found,
I search the place for your lost face,
guess I'll have another round
And I think that I just fell in love with you.

Emilia ha detto...

l'allieva non è tanto brava come fa credere...
alcune cose che sente sono più forti della ragione che vuol mostrare
prende tempo per riflettere...

Emilia ha detto...

eh si, l'eco di questa canzone "I Hope That I Don't Fall In Love With You" risuona in questa stanza...
Tom Waits è di nuovo nel mio "albero spoglio" e sostituisce il verde delle foglie con la sua musica e i frutti con la voce...
mi fa star bene...

Anonimo ha detto...

La riflessione(quando non sfocia nell'immobilismo)è un valore aggiunto non una perdita...

Emilia ha detto...

Immobilismo?!
ma se sto in una guerra aperta...
desidero quasi un pò di "immobilismo"...
ciò che mi frena dal seguire il Professore non sono riflessioni ma emozioni...

Anonimo ha detto...

Non fraintendermi, la mia riflessione voleva in generale esaltare "il momento" in cui uno pondera le sue future decisioni come un momento necessario e delicato!
Capisco il desiderio di una tregua, ce ne vorrebbero di più:-)

Emilia ha detto...

ho capito...
la mia riflessione l'ho raffigurata col Professore stesso che mi viene a far visita, mentre il mio prendere tempo è eludere tale riflessione per seguire la voce delle mie emozioni.
Quindi se dovessi scegliere con la ragione, la strada del Professore è quella giusta...e dovrebbe entrare nella scelta,
ma se ascolto il mio cuore...
bè mi fermo e desidero fortemente ciò che la sua voce dice, diventa automaticamente la mia scelta (non scelta)
Non so se il concetto è chiaro...