a me ricordava la gonna di Jenny in un ballo di tanti anni fa.
Sentivo la mia terra vibrare di suoni, era il mio cuore,
e allora perché coltivarla ancora, come pensarla migliore.
Libertà l’ho vista dormire nei campi coltivati
a cielo e denaro, a cielo ed amore, protetta da un filo spinato.
Libertà l’ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato,
per un fruscio di ragazze a un ballo, per un compagno ubriaco.
E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca, per tutta la vita e ti piace lasciarti ascoltare.
Finì con i campi alle ortiche, finì con un flauto spezzato
e un ridere rauco e ricordi tanti e nemmeno un rimpianto.
"Fabrizio De Andrè"
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