mercoledì 30 maggio 2007

Dentro mi dispero...

Non riesco a sentirmi bene, non riesco a stare male, ho solo un mucchio di emozioni che pesano sul mio stomaco, nessuna ha intenzione di lasciare il mio corpo...
Passa un minuto e sono felice, ne passa un'altro e sono triste, ne passano tre e vorrei ridere e piangere... mi sento impazzire!
Dentro sono libera e rivedo il mio sogno e ho voglia di lottare, fuori il velo mi soffoca e la Signora è al mio fianco che mi dice cosa devo fare, o meglio, cosa va fatto per un futuro che forse neanche desidero...
faccio quello che mi dice e dentro mi dispero perché la realtà ammazza il mio sogno!

domenica 27 maggio 2007

Le Follie...

«Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai.»
"Oscar Wilde"

sabato 26 maggio 2007

La Signora ha vinto...

Ho fatto di tutto per tener la Donna Velata fuori dalla mia vita, mi sono improvvisata un Stato, La Mia Stanza, con delle leggi, l'ho perfino condannata all'esilio affinché mi lasciasse in pace per riuscire a vedere, a sentire ogni emozione che la vita mi avrebbe offerto.
Ma, purtroppo per me, non posso cacciarla via dal mondo intero e molte volte fuori ha tentato di avvicinarmi, con voce amica mi parlava affinché rinunciassi alla mia ricerca dicendomi che la luce che vedevo, il mio Giove, non sarebbe mai stato il mio nuovo Sole.
Molte volte sono stata forte non credendo a ciò che mi diceva e mi chiudevo qui dentro per sviluppare strategie, per continuare nelle mie idee, le mie battaglie, per seguire la strada che mi avrebbe condotto al mio Re e dargli il trono ormai vuoto da tanto tempo e alla fine vincere la guerra... ma, ahimè, in questi giorni mi ha trovato debole, subito ha visto in quale punto poteva colpirmi e in un attimo il suo velo ha ricoperto il mio viso.
"...non so dove andare, la luce è svanita, mi fermo!...in un secondo la donna mi ha preso, è la signora Rassegnazione si scopre il viso e con lo stesso velo copre il mio...
...inizio a piangere, a urlare, la disperazione prende possesso del mio animo, col viso velato non vedo dov'è finita la luce, il mio Amore perduto è perduto per sempre!
ed io resto a vivere con la signora Rassegnazione perdendo per sempre la mia ricerca..."
La Signora ha vinto...

Hotel California

On a dark desert highway, cool wind in my hair
Warm smell of colitas rising up through the air
Up ahead in the distance, I saw a shimmering light
My head grew heavy, and my sight grew dimmer
I had to stop for the night.

There she stood in the doorway;
I heard the mission bell
And I was thinking to myself,
'This could be Heaven or this could be Hell'
Then she lit up a candle and she showed me the way
There were voices down the corridor, I thought I heard them say...

Welcome to the Hotel California
Such a lovely place (such a lovely place)
Plenty of room at the Hotel California
Any time of year, you can find it here.

Her mind is Tiffany-twisted, She got the Mercedes Benz
She's got a lot of pretty, pretty boys, that she calls friends
How they dance in the courtyard, sweet summer sweat.
Some dance to remember, some dance to forget.

So I called up the Captain, 'Please bring me my wine'
He said, 'We haven't had that spirit here since 1969'
And still those voices are calling from far away
Wake you up in the middle of the night
Just to hear them say....

Welcome to the Hotel California
Such a lovely Place (such a lovely face)
They livin' it up at the Hotel California
What a nice surprise, bring your alibis.

Mirrors on the ceiling, the pink champagne on ice
And she said 'We are all just prisoners here, of our own device'
And in the master's chambers, they gathered for the feast
They stab it with their steely knives, but they just can't kill the beast.

Last thing I remember, I was running for the door
I had to find the passage back to the place I was before
'Relax' said the nightman, We are programed to recieve.
You can check out any time you like, but you can never leave
"Eagles"


per visualizzare il video cliccare qui : Video Hotel Californa
Traduzione: Hotel California

venerdì 25 maggio 2007

Resto in silenzio...

Avrei dovuto parlare, almeno tentare di farlo a qualsiasi costo per dire quello che ho sentito e scoperto in tanti mesi... non ho lottato per un emozione tanto forte, anzi, l'ho nascosta come fosse un delitto, una vergogna, l'ho chiusa nel buio per non mostrarne i colori caldi, per la paura... per la paura... di... di... non so che cosa!
e ora? non rivedrò mai più i suoi colori, il destino ha agito al posto mio, o meglio, ho lasciato che agisse, prendendo le chiavi per l'accesso alla stanza vietandomi di stare bene con la mia emozione.
Ogni tanto mi avvicino alla porticina chiusa, avverto la sua presenza ma i miei occhi non vedono più, mi siedo, appoggio la testa alla porta e Resto in silenzio...

Un Medico

Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando rossi di frutti li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti.

Un sogno, fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un dio ma nemmeno per gioco:
perché i ciliegi tornassero in fiore,
perché i ciliegi tornassero in fiore.

E quando dottore lo fui finalmente
non volli tradire il bambino per l'uomo
e vennero in tanti e si chiamavano "gente"
ciliegi malati in ogni stagione.

E i colleghi d'accordo i colleghi contenti
nel leggermi in cuore tanta voglia d'amare
mi spedirono il meglio dei loro clienti
con la diagnosi in faccia e per tutti era uguale:
ammalato di fame incapace a pagare.

E allora capii fui costretto a capire
che fare il dottore è soltanto un mestiere
che la scienza non puoi regalarla alla gente
se non vuoi ammalarti dell'identico male,
se non vuoi che il sistema ti pigli per fame.

E il sistema sicuro è pigliarti per fame
nei tuoi figli in tua moglie che ormai ti disprezza,
perciò chiusi in bottiglia quei fiori di neve,
l'etichetta diceva: elisir di giovinezza.

E un giudice, un giudice con la faccia da uomo
mi spedì a sfogliare i tramonti in prigione
inutile al mondo ed alle mie dita
bollato per sempre truffatore imbroglione
dottor professor truffatore imbroglione.
"Fabrizio De Andrè"

giovedì 24 maggio 2007

Vita nuova...

Fino a due giorni fa vivevo una vita, sapevo che fosse transitoria, che presto sarebbe cambiata ma mai così velocemente, tanto da iniziare la settimana con la vecchia e finirla con la nuova...
è come uscire da una centrifuga, ti gira la testa, non sai se riesci a stare in piedi e non vedi più niente; ormai sono cosciente che non si può tornare indietro, che come mi fermo a riflettere vedo che tutto è diverso e devo mettere da parte alcuni miei sogni, alcuni miei sentimenti per pensare al concreto, certo non potevo rifiutare una tale offerta di lavoro solo per mantenermi stretta a un sogno, sarebbe stata pazzia.
Anche se a volte, come adesso, quando sono sola mi sento triste e quasi desidero la stessa pazzia che ho esiliato dai miei pensieri... ora ho un buon lavoro, ma non ho più il mio sogno perché in questa nuova vita non ha spazio per esistere... e mi manca... quanto mi manca!
Forse sono ancora scossa dagli eventi, forse tra qualche settimana avrò chiare le mie priorità, forse riuscirò ad amare questa vita che mi è letteralmente caduta addosso e forse mi dimenticherò finalmente del sogno che da mesi cerco di scacciare...
dovrei essere felice: finalmente posso avere dei progetti
ma sono triste perché ora ho i progetti ma non c'è sogno che colori il mio mondo...
si dice bene: non si può avere tutto...
mi sento triste, troppo triste, scrivere mi è difficile...
Troverò una nuova forza... devo cercarla, purtroppo non ne ho avuto il tempo.

martedì 22 maggio 2007

Abitudini...

«Ci si rammarica della perdita delle peggiori abitudini, forse più di ogni altra cosa. Sono in effetti una parte così essenziale della nostra personalità.»
"Oscar Wilde"

Eventi Decisivi!

All'improvviso accadono eventi che cambiano ogni prospettiva, ogni progetto del proprio futuro... così stamattina ho avuto un colloquio di lavoro e così da domani inizio a lavorare, tutto all'improvviso, tutto per caso...
ed ora devo sistemare i miei pensieri, sistemare le miei nuove priorità e soprattutto accettare ancora una vita nuova, cambiata, diversa...
sono un po' disorientata e mi serve adesso tenere i piedi ben saldi al terreno...

lunedì 21 maggio 2007

Tristezza: Emilia non esiste più...

Quanto sono cambiata? tanto da non riconoscermi!?
Dov'è Emilia? Dove sono? non mi vedo...
è inutile continuare a fingere di essere la stessa, non lo sono e devo accettare che i vecchi sogni non esistono più...
Non dico certo che mi mancherà felicità, ci sarà come ci saranno le tristezze, è la vita che continua comunque, ma con un sentiero diverso...
sono forte, imbattibile, sono dura come l'acciaio, forse troppo... troppo dura, rivestita di tutte mie maschere per rendermi inaccessibile... la verità è che legarmi a qualcuno mi terrorizza, non voglio amare nessuno, potrei far soffrire...
E in più non esiste uomo col coraggio di affrontare una donna come me, quelli che erano i miei sogni sono adesso il mio incubo peggiore, come riuscire a non farmi avere paura...
Non esiste... e io smetto di cercare, consapevole di essere rovinata nel pensiero per sempre...
...con me si hanno solo problemi quindi lasciatemi stare...
Emilia non esiste più!

domenica 20 maggio 2007

La Forza della Ragione

"Stavolta non mi appello alla rabbia, all'orgoglio, alla passione. Mi appello alla Ragione. E insieme a Mastro Cecco che di nuovo sale sul rogo acceso dall'irragionevolezza ti dico: bisogna ritrovare la Forza della Ragione."
"Oriana Fallaci"

Amore che vieni, amore che vai

Quei giorni perduti a rincorrere il vento
a chiederci un bacio e volerne altri cento
un giorno qualunque li ricorderai
amore che fuggi da me tornerai
un giorno qualunque ti ricorderai
amore che fuggi da me tornerai
e tu che con gli occhi di un altro colore
mi dici le stesse parole d'amore
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
venuto dal sole o da spiagge gelate
perduto in novembre o col vento d'estate
io t' ho amato sempre , non t' ho amato mai
amore che vieni , amore che vai
io t' ho amato sempre , non t' ho amato mai
amore che vieni , amore che vai
"Fabrizio de André"

sabato 19 maggio 2007

Amori

Molto e a lungo ho sopportato; i tuoi difetti hanno vinto la mia pazienza.
Via dal mio cuore stanco, vergognoso amore!
Si, mi sono ormai liberato e sottratto alle catene,
e ciò che non mi vergognai di sopportare, mi vergogno di aver sopportato.
Ho vinto e calpesto l'amore sconfitto;
il mio capo ha messo le corna, benché tardi.
Persevera e resisti, un giorno questo dolore ti gioverà:
spesso un succo amaro ha giovato agli infermi.
Dunque ho sofferto, respinto così spesso dalla tua porta,
che il mio corpo di uomo libero giacesse sulla dura terra?
Dunque per uno qualsiasi, tenuto stretto fra le tue braccia,
ho vegliato come uno schiavo, davanti alla casa serrata?
Ho visto l'amante uscire stremato dalla tua porta,
con i fianchi sfiniti e ormai privi di energia.
Ma ciò è meno grave dell'essere stato visto da lui.
Accada ai miei nemici tale vergogna!
Quando mai non ti sono stato pazientemente attaccato al fianco,
io tuo custode, marito e compagno? Sì,
anche agli altri piacevi perché ti accompagnavo io:
il nostro amore fu a molti causa di amore.
Perché ricordare le turpi menzogne della tua lingua falsa,
e gli Dei spergiurati a mio danno? Perché ricordare
i cenni silenziosi dei giovani durante i conviti
e le parole scambiate dissimulandole sotto segni convenzionali?
Mi avevano detto che eri malata: mi precipitai forsennato;
arrivai, e per il mio rivale non eri malata.
Ho resistito a sopportare questo e altro che taccio.
Cercane un altro che voglia sopportare in mia vece questi affronti.
Ormai la mia nave adorna della corona votiva
ascolta noncurante le gonfie onde del mare.
Smetti di sprecare carezze e parole in passato potenti:
non sono più lo stolto che ero prima.
Lottano e tendono in opposte direzioni il mio cuore insicuro
amore e odio, ma penso che vincerà l'amore.
Odierò, se potrò, altrimenti amerò mio malgrado:
neanche il toro ama il giogo, ma porta ciò che odia.
Fuggo dalla perfidia, dalla fuga mi richiama la bellezza;
detesto la perversità dei costumi, ma amo il tuo corpo:
così non posso vivere né senza di te né con te,
e mi sembra di essere inconsapevole dei miei desideri.
Vorrei che fossi meno bella o meno malvagia:
non si addice a così perversi costumi tanta bellezza.
Le tue azioni meritano l'odio. il tuo volto strappa l'amore.
Me infelice, ella è più forte dei suoi vizi.
Perdona per i comuni diritti del nostro letto,
per tutti gli Dei che spesso ti di offrono perché tu li inganni,
per il tuo volto che per me è come una grande divinità,
per i tuoi occhi che hanno affascinato i miei!
Comunque sarai, sarai sempre mia; soltanto scegli
se vuoi che anch'io ti voglia amare o vi sia costretto.
Preferirei veleggiare con venti propizi,
così d'amarti per consenso e non per forza.
"Ovidio" Amori - Libro Terzo, capitolo XI

venerdì 18 maggio 2007

Golden Heart

She was swinging by the bangles in a main street store
A while before we met
The most dangerous angels that you ever saw
She spied her amulet

And she took a loop of leather for around her neck
And that was then the start
The most dangerous lady on her quarter deck
She found her Golden Heart
You found your Golden Heart

Then we swirled around each other and the thread was spun
to some Arcadian band
I would stop it from swinging like a pendulum
Just to hold time in my hand

And you shot me with a cannonball of history
And long forgotten art
I'd be turning it over as our words ran free
I'd hold your Golden Heart
I'd hold your Golden Heart

Nothing in the world prepared me for you, your heart, your heart
Nothing in the world that I love more your heart, your heart
Your Golden Heart

And every time I'm thinking of you from a distant shore
And all the time I sleep
I will have a reminder that my baby wore
A part of you to keep

And I'll send you all my promises across the sea
And while we are apart
I will carry the wonder that you gave to me
I'll wear your Golden Heart
I'll wear your Golden Heart

Nothing in the world prepared me for you, your heart, your heart
Nothing in the world that I love more your heart, your heart
Your Golden Heart
"Mark Knopfler"


Traduzione: Cuore D'oro

giovedì 17 maggio 2007

Arrivo del Giro D'Italia a Montevergine: presente!

La mia esperienza al Giro D'Italia inizia lunedì sera verso le 17:00 quando a mio fratello Raffaele viene l'idea di fare uno striscione, dato che in famiglia sono l'unica a saper disegnare ho iniziato a crearlo scrivendo quello che mi veniva detto, naturalmente per la parte creativa ci mettevo il mio... abbiamo terminato lo striscione martedì sera alle 23.00, il risultato: niente male!
ecco le foto:
-
16 Maggio...
Io, Raffaele e Dario (i miei fratelli), dopo esserci preparati con merenda a sacco e le varie attrezzature, siamo partiti verso le 8:30 da Giffoni per arrivare a Mercogliano intorno alle 10:30 (non guardavo l'orologio!) e da li è iniziata la grande scalata a piedi per arrivare fin sopra a Montevergine...
ecco alcune foto:
Da questa foto si capisce benissimo le "strade" che abbiamo percorso per arrivare fin sopra Montevergine... dopo dieci minuti avevo già il fiato corto essendo tutto in estrema salita...


Il Santuario di Montevergine ,visto dal basso, all'inizio del nostro percorso... su questa foto sembra vicino! per raggiungerlo ci mancano solo 5 Km...











a metà percorso il panorama è qualcosa di stupendo, si riesce a vedere il Vesuvio... peccato che ho scattato pochissime foto, anche perché si pensava soprattutto a camminare...
Dopo un ora e mezza di cammino eccoci giunti all'Arrivo, ci siamo fatti un giretto per controllare la situazione e dopo aver scelto la nostra postazione, a 50 mt dall'Arrivo, abbiamo subito posizionato il nostro striscione... da questo momento in poi inizia l'Attesa: si fa amicizia, si litiga per la postazione e soprattutto, dopo che il sole ci ha abbandonato, ci si muore dal freddo!
Verso le 15:00 inizia il movimento, gli sponsor distribuiscono gadget e noi tutti a urlare con le mani tese per afferrare qualcosa... arrivano i fotografi, le televisioni locali (alcune ci hanno anche intervistato) e la RAI, il tempo inizia a scorrere velocemente, molti si fermavano ad ammirare il nostro striscione, molti l'hanno ripreso e fotografato ma solo un fotografo ci ha lasciato l'indirizzo del sito... ecco la foto: Noi al giro!
Il tempo scorre, guardavamo la tappa da un monitor posizionato di fronte a noi e quando mancavano solo 5 Km all'Arrivo inizia a crescere l'emozione, le voci dicevano: "stanno per arrivare!", "mancano solo 5 minuti e sono qui!!" "eccoli, Eccoli!!!" "Di Luca, DI LUCAAAA!!!"...
...non sai se vuoi urlare o guardare, senti un profondo affetto per quei ragazzi sui pedali, senti l'ammirazione crescere da dentro...
finito tutto ci rimane la grande discesa dal monte, si sente la stanchezza ma l'emozione avvertita permette a passi di essere leggeri e si torna a casa col sorriso di chi ha vissuto una bellissima esperienza... alla prossimo Giro!

P.S.
per le altre foto cliccare qui su:
Giro D'Italia, Arrivo a Montevergine '07

martedì 15 maggio 2007

Le Fumerie...

«Le fumerie d'oppio, dove si può comperare l'oblio, sono covi di orrore dove il ricordo di vecchi peccati può essere distrutto dalla follia di quelli nuovi.»
"Oscar Wilde"

lunedì 14 maggio 2007

Ciao, ciao Carmine...

Caro Carmine,
Quante ombre oscurano il tuo viso!?
Quante scelte ti hanno portato al solito buco buio!? dove l'unica voce che si ascolta è la disperazione di non trovar una via d'uscita...
e continuare a non vedere, a non vivere e a martellar il proprio cervello affinché non pensi, affinché muoia...
è pesante il tuo fardello, rallenta i tuoi movimenti privandoti di tutta la forza per essere te stesso, per lottare, per vincere una volta per tutte...
Ora vai via, ancora una volta la voglia di star bene vince e ti spinge a cambiare... e cambia!!!
Io e Katia ti vogliamo bene e aspettiamo il tuo ritorno per ammirare il tuo nuovo sorriso...
perché tornerai bello e forte... crediamo in te.
ciao Carmine
torna presto e stringi i Denti...
Emilia.

P.S.
ti dedico questa bellissima canzone di De Andrè,
Il Cantico dei Drogati

domenica 13 maggio 2007

...la Festa della Mamma

Anche se in estremo ritardo:
Un Augurio Grande a
Tutte le mamme


per mia mamma lascio questa canzone di Carmen Consoli:
Auguri Mammina...

In bianco e nero

Guardo una foto di mia madre
era felice avrà avuto tre anni
stringeva al petto una bambola
il regalo più ambito

Era la festa del suo compleanno
un bianco e nero sbiadito
Guardo mia madre a quei tempi e rivedo
il mio stesso sorriso

E pensare a quante volte l'ho sentita lontana
E pensare a quante volte…

Le avrei voluto parlare di me chiederle almeno il perché
dei lunghi ed ostili silenzi e momenti di noncuranza puntualmente
mi dimostravo inflessibile inaccessibile e fiera
intimamente agguerrita temendo una sciocca rivalità

Guardo una foto di mia madre
era felice avrà avuto vent'anni
capelli raccolti in un foulard di seta
ed una espressione svanita
Nitido scorcio degli anni sessanta
di una raggiante Catania
la scruto per filo e per segno e ritrovo
il mio stesso sguardo

E pensare a quante volte l'ho sentita lontana
E pensare a quante volte…

Le avrei voluto parlare di me chiederle almeno il perché
dei lunghi ed ostili silenzi e di quella arbitraria indolenza puntualmente
mi dimostravo inflessibile inaccessibile e fiera
intimamente agguerrita temendo l'innata rivalità

Le avrei voluto parlare di me
chiederle almeno il perché…
Le avrei voluto parlare di me
chiederle almeno il perché…
chiederle almeno il perché…
chiederle almeno il perché…
"Carmen Consoli"

Annalisa: la mia figlioccia...

Ieri è stato un giorno molto importante, nelle vesti di Madrina sono stata accanto ad Annalisa mentre riceveva il sacramento della cresima...
una giornata colma d'Affetto...

...ho poche parole per descrivere la mia emozione...
Annalisa è la mia prima figlioccia... posso solo onorare questo legame tra noi, ora e per tutta la mia umile vita penserò al suo bene...
...e domani si festeggia! :-D

sabato 12 maggio 2007

Dolcenera

Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é
amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê
amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è
amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê

Guardala che arriva guarda com'è com'è
guardala come arriva guarda che è lei che è lei
guardala come arriva guarda guarda com'è
guardala che arriva che è lei che è lei


nera che porta via che porta via la via
nera che non si vedeva da una vita intera così dolcenera nera
nera che picchia forte che butta giù le porte

nu l'è l'aegua ch'à fá baggiá
imbaggiâ imbaggiâ

Non è l'acqua che fa sbadigliare
(ma) chiudere porte e finestre chiudere porte e finestre


nera di malasorte che ammazza e passa oltre
nera come la sfortuna che si fa la tana dove non c'è luna luna
nera di falde amare che passano le bare

âtru da stramûâ
â nu n'á â nu n'á

Altro da traslocare
non ne ha non ne ha


ma la moglie di Anselmo non lo deve sapere
ché è venuta per me
è arrivata da un'ora
e l'amore ha l'amore come solo argomento

e il tumulto del cielo ha sbagliato momento
acqua che non si aspetta altro che benedetta
acqua che porta male sale dalle scale sale senza sale sale
acqua che spacca il monte che affonda terra e ponte

nu l'è l'aaegua de 'na rammâ
'n calabà 'n calabà

Non è l'acqua di un colpo di pioggia
(ma) un gran casino un gran casino


ma la moglie di Anselmo sta sognando del mare
quando ingorga gli anfratti si ritira e risale
e il lenzuolo si gonfia sul cavo dell'onda
e la lotta si fa scivolosa e profonda

amiala cum'â l'aria amìa cum'â l'è cum'â l'è
amiala cum'â l'aria amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê

Guardala come arriva guarda com'è com'è
guardala come arriva guarda che è lei che è lei


acqua di spilli fitti dal cielo e dai soffitti
acqua per fotografie per cercare i complici da maledire
acqua che stringe i fianchi tonnara di passanti

âtru da camallâ
â nu n'à â nu n'à

Altro da mettersi in spalla
non ne ha non ne ha

oltre il muro dei vetri si risveglia la vita
che si prende per mano
a battaglia finita
come fa questo amore che dall'ansia di perdersi

ha avuto in un giorno la certezza di aversi
acqua che ha fatto sera che adesso si ritira
bassa sfila tra la gente come un innocente che non c'entra niente
fredda come un dolore Dolcenera senza cuore

atru de rebellâ
â nu n'à â nu n'à

Altro da trascinare
non ne ha non ne ha


e la moglie di Anselmo sente l'acqua che scende
dai vestiti incollati da ogni gelo di pelle
nel suo tram scollegato da ogni distanza
nel bel mezzo del tempo che adesso le avanza

così fu quell'amore dal mancato finale
così splendido e vero da potervi ingannare

Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é
amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê
amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è
amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê

Guardala che arriva guarda com'è com'è
guardala come arriva guarda che è lei che è lei
guardala come arriva guarda guarda com'è
guardala che arriva che è lei che è lei

"Fabrizio De Andrè"

venerdì 11 maggio 2007

sono io a chiederlo...

Il Tesoro, il mio tesssoro, è qui che mi fa compagnia, non voglio stare sola ora che ho sentito il pensiero nascere...
oh Tesoro, caro il mio tesssoro, spezza le ali a quel pensiero, non deve volare... fa che non voli! svuotami, sono io a chiederlo... non voglio sognare... e sono stanca di tutti i miei conflitti...
vorrei un po' di pace, dammi un po' di pace...
"...stanotte è venuta l'ombra
l'ombra che mi fa il verso
le ho mostrato il coltello
e la mia maschera di gelso..."

mercoledì 9 maggio 2007

Non puoi entrare!

Mi hai offeso, hai ferito il mio intelletto...
Allontanati! Non ti è concesso entrare nelLa Mia Stanza...

e mo ci vuole...

Un mesetto fa l'Uomo Distrutto dedicò una canzone ad alcuni frequentatori del suo Blog, non a caso riporto la stessa canzone
nelLa Mia Stanza...

Luce e Luna

Dimme quanti soldi vuoi
pe' te ne asci' 'a chesta vita
dimme quanti soldi vuoi
pe' te fa dicere che e' fernuta
e quante vite hai 'nguaiato io 'o vvoglio canta'
e quante vite hai 'nguaiato io 'o vvoglio canta'

'N'ata vita cu'tte, viesteme tu
'na fenesta araputa... mai cchiu'
chella notta trasiste... faccia scura
e da allora mai piu' luce e luna

Dimme quanti soldi vuoi
pe' te ne asci' 'a chesta vita
dimme quani soldi vuoi
pe' te fa dicere che e' fernuta
e quante vite hai 'nguaiato io 'o vvoglio canta'
e quante vite hai 'nguaiato io 'o vvoglio canta'

Famme durmi' 'na nuttata sana
nun me voglio cchiu' sceta' se ci sta ancora 'a luna
voglio durmi' a suonno chino
pe' nun me sceta' se nun s'e' fatta matina
Sto bevenno acqua e vino
pe' me scurda' 'e te sta' vicino
ma 'o cielo stasera è vino e sanghe
uocchie e core... nun m'e sparagno
"24 Grana"

martedì 8 maggio 2007

Amarezza

«Vorrei catturare il tuo cuore ed i tuoi sentimenti, giocare con loro e poi abbandonarli, come tu hai fatto con me.»
"Oscar Wilde"

Luce luce lontana...

...che si accende e si spegne
quale sarà la mano che illumina le stelle
mastica e sputa prima che venga neve.

lunedì 7 maggio 2007

Ho Visto Nina Volare

Mastica e sputa
da una parte il miele
mastica e sputa
dall'altra la cera
mastica e sputa
prima che venga neve
luce luce lontana
più bassa delle stelle
quale sarà la mano
che ti accende e ti spegne
ho visto Nina volare
tra le corde dell'altalena
un giorno la prenderò
come fa il vento alla schiena
e se lo sa mio padre
dovrò cambiar paese
se mio padre lo sa
mi imbarcherò sul mare.

Mastica e sputa
da una parte il miele
mastica e sputa
dall'altra la cera
mastica e sputa
prima che faccia neve
stanotte è venuta l'ombra
l'ombra che mi fa il verso
le ho mostrato il coltello
e la mia maschera di gelso
e se lo sa mio padre
mi metterò in cammino
se mio padre lo sa
mi imbarcherò lontano.

Mastica e sputa
da una parte il miele
mastica e sputa
dall'altra la cera
mastica e sputa
prima che metta neve
ho visto Nina volare
tra le corde dell'altalena
un giorno la prenderò
come fa il vento alla schiena.

Luce luce lontana
che si accende e si spegne
quale sarà la mano
che illumina le stelle
mastica e sputa
prima che venga neve.
"Fabrizio De Andrè"

per ascolare Ho visto Nina Volare

Il Canto della Settimana dal 23.09.2007 al 29.09.2007

è ora di scappare...

...è ora!
ho cercato, ho sperato di fermarmi ma anche questa volta il mio intuito dice: "scappa!"
Non riesco ad emozionarmi, la mia unica emozione resta quel pensiero e quando ritorna io non desidero altro che averlo, tutta la mia poesia finisce in quel sogno...
sto perdendo i contatti con la realtà...
Non riesco ad essere razionale, mi fermo davanti a un sogno e gli do tutto l'Amore che so dare, è come sognare d'Amare, ma non amo perché nella realtà nessuno riceve il mio Amore...
...spero di fermarmi un giorno anche nella realtà, per ora SCAPPO!

domenica 6 maggio 2007

Ancora Domande...

Si può amare un Sogno, un Pensiero, un'Idea al punto da farlo sembrare l'Unico Amore possibile?

sabato 5 maggio 2007

La Sincerità... fa male!?

A volte sono troppo sincera con le persone e quando sento che la mia verità ha fatto male mi sento uno schifo... purtroppo per me non riesco a mentire, non è una mia arte, non lo so fare nonostante nella mia vita abbia sentito solo bugie non riesco a ricambiare con la stessa moneta, con nessuno.
Visto che non so mentire spesso mi nascondo nel silenzio, chiudo la mia dannata bocca sincera e tengo le verità in me. Questo dura poco, nel momento in cui mi viene fatta una domanda esplicita, dove il silenzio non funziona, rispondo e la mia risposta è sempre verità.
Come si fa a dire bugie?
Voglio imparare anche io, solo a fin di bene...

venerdì 4 maggio 2007

Centro Di Gravità Permanente

Una vecchia bretone
con un cappello e un ombrello di carta di riso e canna di bambù.
Capitani coraggiosi
furbi contrabbandieri macedoni.
Gesuiti euclidei
vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori
della dinastia dei Ming.

Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente
avrei bisogno di...

Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea
sulle cose sulla gente

Over and over again.
Per le strade di Pechino erano giorni di maggio
tra noi si scherzava a raccogliere ortiche.
Non sopporto i cori russi
la musica finto rock la new wave italiana il free jazz punk inglese.
Neanche la nera africana.

Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente
avrei bisogno di...

Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea
sulle cose sulla gente


Over and over again
you are a woman in love baby come into my life
baby i need your love
i want your love
over and over again.

"Franco Battiato"

giovedì 3 maggio 2007

Quando...

«Quando gli uomini rinunciano a dire che cosa può essere affascinante, rinunciano anche a pensarlo.»
"Oscar Wilde"

Riflessioni

Come portare avanti la mia Ricerca dove ciò che cerco è l'unica cosa che non voglio trovare?
L'Amore... la mia "Battaglia" più lunga è stata liberarmi da tale "tormento", ora come faccio???
Mi vivo una vita serena, senza sofferenze ma con un senso di eterno vuoto, oppure mi metto in gioco e rischio quello che è già stato?
In più:
Non Voglio Amare
il semplice sentirmi innamorata mi terrorizza.
Voglio Amare
se non amo non ho poesia (ho bisogno dell'ispirazione di un Amore) e senza la sua dolce melodia io non vivo...

e mi chiedo:
Perché mi è stato fatto questo?
Perché ho tanta paura?
Perché mi tormento su un sentimento che fino a qualche anno fa era naturale sentire? Perché???
Dove sta la soluzione per uscire da questo buco?
...e se il mio cuore non fosse di ghiaccio ma di pietra?
Non c'è più niente che mi affascina, non scrivo più, mi sento vuota in me non c'è poesia.
Non guarirò mai...

martedì 1 maggio 2007

Pensa!

...Ok, vieni pure avanti, hai il mio permesso... dai, avvicinati affinché possa parlarti e quando mi sei vicino al punto da sfiorar le mie labbra, non baciarmi ma guardami e capisci chi sono... pensa bene prima di prendermi, devi capire che toccarmi ti può far male...
Non sono la donna che fa per te, non puoi sopportare e capire le mie pazzie, troppo giovane...
Credo di non aver Amore da darti...

Il Tramonto...

...è il mio Maggio!

per Maggio ho una canzone di De Andrè, a parer mio, mooolto bella...

Canzone Del Maggio
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.
"Fabrizio De Andrè"