mercoledì 25 luglio 2007

Povera Patria

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.
"Franco Battiato"

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciaoooooo Emilia,
cm va e il lavoro???
poco fà al tg ho sentit ke ci sn stati degli incedi nella zone di s.nicola ,può essere...spero di no..
a presto kiss
Vale

Emilia ha detto...

a me tutto bene...
il lavoro: si lavora! e si aspettano le ferie...
gli incendi sono avvenuti in puglia, il mio S.Nicola è nel cilento in campania, quindi il mio paradiso è salvo!

Luca ha detto...

Mi ritrovo in queste parole di Battiato. Forse si ritrovano anche i Signori della Guerra, i lestofanti appestati e le cavie portatrici dei mali altrui. Battiato, come qualsiasi spara-sentenze deve convivere con l'etichetta di qualunquista, della serie, sei una piccola parte della SOCIETA e mentre vai negandola e ripudiandola torni a rivestirne un ruolo preciso e ben determinato, alternativo forse, ma che non cambia certamente lo stato delle cose. Via via verso l'alto, le speranze e le lotte disperdono i forti odori dei nobili intenti fino a quando si confondono con quella massa disordinata ed incoerente che è la somma algebrica di migliaia di pensieri, idee, azioni. Resta un viavai monotono e sempiterno, triste, di vite e di morti.
Battiato ci prova. Anche se inutilmente, onore a Battiato.

Anonimo ha detto...

Lei sfogliava i suoi ricordi
le sue istantanee
i suoi tabù
le sue madonne i suoi rosari
e mille mari
e alalà
i suoi vestiti di lino e seta
le calze a rete
Marlene e Charlot
e dopo giugno il gran conflitto
e poi l'Egitto
un'altra età
marce svastiche e federali
sotto i fanali
l'oscurità
e poi il ritorno in un paese diviso
nero nel viso
più rosso d'amore
EMILIA come sei bella
EMILIA le tue battaglie
i compromessi
la povertà
i salari bassi la fame bussa
il terrore russo
Cristo e Stalin
EMILIA la costituente
la democrazia
e chi ce l'ha
e poi trent'anni di safari
fra antilopi e giaguari
sciacalli e lapin
EMILIA come sei bella

60 anni di soria italiana in una canzone. "AIDA" RINO GAETANO

Emilia ha detto...

hai detto bene: "60 anni di storia in una canzone"... bellissima!