venerdì 13 aprile 2007

L'incubo della vita.

«L'uomo può sopportare le disgrazie quando esse sono accidentali e vengono dal di fuori, ma soffrire per le proprie colpe è l'incubo della vita.»
"Oscar Wilde"

7 commenti:

Bloggo ha detto...

a me la mia capa mi dice sempre che somiglio a oscar wilde, che voglio dire esteticamente non so se considerarlo un complimento, poi a me io non ho mica il suo cervello, di wilde, dico.

Porcelain ha detto...

Forse per la prima volta non mi trovo completamente d'accordo con Wilde.
E' vero che soffrire per le proprie colpe è atroce, è un incubo, ma è difficilissimo anche sopportare le disgrazie che vengono dall'esterno...

Porcelain

Uomo Distrutto ha detto...

incredibie!
un punto d'attrito con l'ottimo beppe!
io invece lo trovo il solito dio...
le "disgrazie dal di fuori" le si sopporta più facilmente proprio perchè ci si appiglia alla finta scusa che non dipendono dalla nostra volontà(un po' come la rassegnazione)
quando invece ci si rende conto che la colpa è solo nostra, non sappiamo più che scusa tirare fuori...
L'uomo è un animale abituato a scaricare sempre tutte le colpe sugli altri, d'istinto.

Emilia ha detto...

Anch'io trovo che Wilde abbia ragione, le discrazie accindentali si superano facilmente con la ragione, si soffre tanto ed è vero ma il tempo guarisce le ferite...
ma "soffrire per le proprie colpe" è un qualcosa che non ha fine, si finisce col vivere di rimorsi e rimpianti senza aver la forza di andare avanti e superare...

Porcelain ha detto...

Infatti! Le disgrazie che non dipendono da noi sono più facili da accettare perché, appunto, troviamo qualcuno su cui scaricare le colpe... ma non per questo sono più facili da sopportare! E' in questo che non mi trovo d'accordo con Wilde (e con voi)...
Una cosa è il riuscire ad accettarle, un'altra è il sopportarle! La sofferenza è sempre sofferenza...
Però è anche giusto ciò che dice Emi, cioè che si vive di rimorsi e di rimpianti se la causa della sofferenza siamo noi!

Io, però, la vivo diversamente: se una mia scelta mi porta a soffrire io mi dico "Sono stato un cretino, potevo evitarlo ma non l'ho fatto! Ora però è inutile piangere sul latte versato...". Quando, invece, sono costretto a subire una sofferenza non causata da me, mi fa una rabbia atroce perché mi dico: "Cavolo! non potevo fare nulla per evitarla... perché il destino (o chi per lui) è stato così infame con me?!"

Bel dibattito, comunque!
Porcelain

Emilia ha detto...

Hai ragione che sono dolorose, che fa rabbia ma ti faccio un esempio:
prendi la mia storia...
quello che mi è successo, pur non essendo io la causa, mi provocato un dolore immenso al punto da sentirlo fisicamente, al punto da sentirmi morire fuori e dentro ma a distanza di un anno ti posso dire che ho superato, o meglio sopportato il dolore e trovato la forza di andare avanti, certo ho ancora qualche problemino ma è così piccolo a confronto di ciò che ho provato che nemmeno ci faccio caso.
Metti il caso che fossi stata io a causare il casino e che successivamente mi sarei "pentita" della scelta fatta, di sicuro il dolore iniziale sarebbe stato minimo ma oggi credi che io starei bene a pensare di aver rovinato la mia vita con le mie stesse mai?

Le cause esterne provocano un dolore "acuto" che al momento in cui si sente sembra non sopportabile ma la fase acuta si supera e si va avanti, si guarisce!
Le cause proprie provocano un dolore "cronico" che sembra più leggero ma che dura per molto tempo, se non per sempre...si rischia di non guarire!

Comunque hai ragione: bel dibattito!!!

Uomo Distrutto ha detto...

ma insomma...
facciamone un caso
bellissima discussione...
continuo ad esser d'accordo con emi(come darle torto, col suo esempio lampante...)
ma anche il discorso del buon beppe non è errato
diciamo che stiamo interpretando la cosa in die differenti maniere, secondo me entrambe giuste...